La prima delle biblioteche, che già erano utilizzabili col vecchio programma WinGuido, è stata replicata anche nel programma GuidoAusili.
Si tratta del Libro parlato dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, il servizio che mette a disposizione numerosi audiolibri registrati per l’utilizzo da parte delle persone cieche ed ipovedenti, piacevoli all’ascolto perché sono letti da persone vere, non da sintetizzatori di voce.
Per ulteriori informazioni, consultare: www.libroparlatoonline.it.
Chi è iscritto a quel servizio, e quindi è in possesso di un apposito identificativo personale ed una password rilasciati dall’Unione Italiana Ciechi, può cominciare ad usarlo.
Dal menu principale, si deve scegliere “Libreria”, e poi: “Libro parlato UICI”.
Il funzionamento è simile a quello di WinGuido.
Si può notare, tuttavia, che risulta molto migliorata la possibilità di ascoltare un libro parlato, interromperne l’ascolto, e poi, la volta successiva, riprenderlo dal punto in cui si era lasciato.
Così diventa più facile leggere un libro, a più riprese, fino ad arrivare alla fine.
Questo risultato è stato ottenuto con la collaborazione di Roberto Burceni, a cui vanno i nostri ringraziamenti.
C’è ancora qualcosa da dire: il nuovo sistema per il Libro parlato ha anche il pregio di integrarsi con quello precedentemente realizzato, e tuttora in uso, in WinGuido.
Vuol dire che un libro prelevato con GuidoAusili risulta leggibile anche con WinGuido, e viceversa, senza bisogno di fare ulteriori operazioni di importazione o sincronizzazione.
Un bel cambiamento rispetto alle prime realizzazioni fatte per GuidoAusili, circa otto anni fa, che erano scollegate dalle loro equivalenti in WinGuido, come se fossero cose diverse.
Ma c’è una ragione per questo.
A quei tempi, ancora non avevamo chiare le idee su quale sarebbe stato il futuro di WinGuido, e pensavamo che i due programmi, il vecchio WinGuido e GuidoAusili, avrebbero potuto prendere strade diverse.
Adesso invece le cose sono cambiate: i due programmi sono destinati a marciare insieme, e quindi faremo in modo che rimangano integrati l’uno con l’altro.